8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia
Più politica estera che politica interna per Barack Obama in questi giorni, nonostante l’avvicinarsi del voto di mid-term: giù nei sondaggi, il presidente Usa si consola con i voti altrui. Domenica sera, a urne ancora aperte, la Casa Bianca s’è congratulata con la Tunisia per “le elezioni democratiche” svoltesi in quel Paese, il cui esito, se ufficialmente confermato, con la vittoria dei laici e la sconfitta dei musulmani moderati, non dispiace a Washington. Obama s’è poi rallegrato con Dilma Rousseff, presidente brasiliana, che, nel ballottaggio, ha sconfitto il candidato conservatore Aecio Neves –pur appartenendo entrambi al campo progressista, Obama e la Rousseff non hanno un rapporto particolarmente positivo-. Infine, la Casa Bianca ha giudicato “una pietra miliare per la democrazia” le elezioni in Ucraina, nonostante il voto sia stato regolare solo nell’Ovest del Paese, mentre nell’Est russofono i seggi sono rimasti chiusi. Il successo dei partiti filo-europei e occidentali è comunque ben visto a Washington. Nessuna di queste tre votazioni dovrebbe condizionare le scelte degli elettori americani martedì 4 novembre.