8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia

 

Mid-term: l’impatto del risultato sulle presidenziali 2016

b_490_390_16777215_00_images_Democratici_hillary_clin.jpgChi esce dal ‘mid-term’ con le ossa rotte, come partito o candidato, parte con l’handicap nella corsa, che viene lanciata poco dopo, a Usa 2016, le elezioni presidenziali dell’8 novembre 2016, quando Barack Obama non potrà più ripresentarsi.
Fra i democratici, c’è da tempo un battistrada, nella corsa alla nomination: Hillary Rodham Clinton, già in lizza nel 2008, quando Obama la eliminò nelle primarie, che sarebbe la prima donna, e pure la prima moglie di presidente, alla Casa Bianca; fra i repubblicani, la rosa è ampia, ma ancora vaga.
Gli Stati Uniti si avvicinano al voto di mid-term in un clima di sfiducia e disaffezione alla politica che accomuna Congresso e Casa Bianca e che fa tanto Italia. Le critiche al presidente, soprattutto per la politica estera, fioccano.  Anche Hillary, che gli fu segretario di Stato nel primo mandato, prende le distanze e non gli risparmia critiche, come un altro clintoniano, l’ex segretario alla difesa Leon Panetta, o l’ex presidente, e pure Nobel per la Pace, Jimmy Carter.

 

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