8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia
“L’Ebola infuria, l’Iraq ci manca, sul palco sventola camicia bianca”. Un Arnaldo Fusinato d’America così celebrerebbe, oggi, la disfatta di Obama nel voto di Mid-term: la camicia che sventola in segno di resa è quella che, nella vulgata italica, apparenta – o, forse, apparentava - Obama a Renzi. Che magari, adesso, l’abbandonerà, per non rischiare d’essere contaminato dall’alone di sconfitta che avvolge il presidente dello ‘Yes, we can’, il primo nero alla Casa Bianca. A parte il fatto che, nel giorno della disfatta, Obama indossava, come gli capita spesso, una camicia non bianca, ma azzurra, Renzi e i vari ‘cloni’ del presidente americano sparsi in tutto il Mondo rischiano di subire contraccolpi dalla sconfitta democratica: politici, economici, nelle grandi crisi. E su piano personale per prima cosa saranno meno tentati di sbandierare affinità più o meno presunte. Qualcuno, magari, potrebbe avere la tentazione di sostituire la propria leadership a quella declinante del presidente americano. Ma l’ambizione ha limiti che confinano con il ridicolo.