8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia
A un certo punto del percorso mediatico di avvicinamento a qualsiasi elezione americana, c’è sempre un pezzo che dice che “Wall Street punta sui repubblicani”, così come c’è n’è un altro che assicura che “Hollywood sta con i democratici” –salvo poi produrre, come suo unico presidente, il repubblicanissimo Ronald Reagan-. Che la finanza stia con i cultori della libera impresa è abbastanza scontato, mentre le imprese, soprattutto le grandi, hanno ormai imparato, a distribuire un po’ a destra e un po’ a manca i loro contributi elettorali, che sono il modo concreto di manifestare il loro appoggio all’uno o all’altro partito. Il fatto nuovo è che, negli ultimi tempi, c’è stato un appoggio più marcato ai candidati repubblicani, soprattutto negli Stati più in bilico nella corsa al Senato. Finanza e imprese si attendono un ritorno dai loro investimenti politici e, opportunisticamente, puntano all’ultimo sui favoriti e scommettono su una vittoria repubblicana, con la conquista del Senato, oltre che della Camera. Sperando, poi, di capitalizzare al massimo se nel 2016 anche la Casa Bianca sarà repubblicana. Ma questa è un’altra storia, tutta da scrivere.