8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia
2015/01/03 - Per i repubblicani, sembrava spianata la via della Casa Bianca dopo la larga vittoria del 4 novembre nelle elezioni di Mid-term. Invece, dentro il partito s’è già scatenata la corsa alla candidatura, che accentua divisioni e rivalità, soprattutto in assenza d’un ‘campione’ forte e riconosciuto: una decina almeno i pretendenti alla ‘nomination’, nessuno dei quali ha per il momento una visibilità nazionale. I democratici, invece, sono più compatti e partono da meno lontano: due, massimo tre, i contendenti già emersi, profili forti e solida notorietà, l’immarcescibile Hillary Clinton, lo stagionato Joe Biden, la grintosa Elizabeth Warren.
Poi, c’è il fattore Obama, un fattore a sorpresa. Dopo il voto di Mid-term, il presidente era divenuto un’ameba politica, condannato a fare l’ ‘anatra zoppa’ nell’ultimo biennio alla Casa Bianca. Pareva persino fosse perseguitato da una ‘legge di Murphy’ applicata alla sua Amministrazione sui fronti della politica interna degli Stati Uniti. Invece, a dicembre Barack Obama ha preso l’iniziativa, deciso a dettare lui l’agenda al Congresso che s’insedierà a gennaio, con maggioranza repubblicana sia alla Camera che al Senato. (estratti da AffarInternazionali, Gp)