8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia

 

Repubblicani: campo s'affolla, Christie Rubio Palin Trump

20150127Christie2015/01/27 - Si affolla il campo degli aspiranti alla nomination repubblicana per Usa 2016. Ma, almeno finora, non vi sono sorprese: tutte mosse attese. A smuovere le acque è stato il Forum dei conservatori dello Iowa, lo scorso week-end. Dopo i ‘posizionamenti’ di Jeb Bush e Mitt Romney, i due cavalli di razza, e le prime mosse di Marco Rubio, lunedì il governatore del New Jersey Chris Christie, 52 anni, ha lanciato il suo comitato di azione politica (Pac), secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal: è il primo passo formale in vista di una eventuale candidatura. Nello staff del Pac di Christie, che si chiama 'Leadership Matters for America', c’è anche uno collaboratore sperimentato di Christie, Matt Mowers, che s’è dimesso da direttore esecutivo del partito repubblicano del New Hampshire. Pochi giorni prima, il senatore della Florida Marco Rubio, 43 anni, aveva dato disposizioni ai suoi collaboratori perché preparino un piano di campagna: secondo indiscrezioni di Abc News, il senatore, vicino al Tea Party, che non era nello Iowa nel fine settimana, ha varato una serie di iniziative di raccolta fondi e ha programmato diversi viaggi negli Stati nelle prossime settimane. A cercare di raccogliere gli almeno 50 milioni di dollari, stimati necessari per le primarie repubblicane, sarà Anna Rogers, attuale direttore finanziario di 'American Crossroads', il gruppo conservatore creato da Karl Rove che ha messo insieme più di 200 milioni di dollari per aiutare i repubblicani eletti nelle ultime due elezioni. Rogers inizierà a lavorare al comitato politico di Rubio, che si chiama ‘Reclaim America’, dal 1° febbraio e dovrebbe diventare il direttore finanziario della campagna presidenziale. Nello Iowa, non c’erano né Bush né Romney, che si sono invece incontrati a Salt Lake City, nello Utah, la città di cui Romney, mormone, organizzò con successo le Olimpiadi Invernali nel 2002: un incontro “cordiale”, riferiscono le fonti, ma da cui non sono scaturiti né accordi né desistenze. Ovvio che ciascuno dei due veda nella candidatura dell’altro un ostacolo alla propria, ma fra i due non sembra esserci né disistima né inimicizia: "Non saranno i migliori amici, ma hanno un grande rispetto l'uno per l'altro", ha detto un consigliere di Romney. Il brivido più grosso agli elettori repubblicani lo hanno dato, lo scorso fine settimana, l’ex candidata alla vice-presidenza Sarah Palin e l’estroso miliardario Donald trump, dicendosi entrambi interessati alla Casa Bianca. Chi non li può sopportare –e sono molti-, scrolla le spalle: li bolla come “candidati per hobby”. La Palin, personaggio estremamente controverso, 50 anni e cinque figli, nota per le posizioni anti-ecologiste, anti-aborto, anti-gay e pro pena di morte, dice: "Naturalmente sto pensando a correre, sono seriamente interessata al 2016". Trump, 68 anni, a capo di un impero immobiliare e star del reality tv 'The Celebrity Apprentice', è noto per la sua smania di protagonismo: sarebbe almeno la quinta volta che sostiene di volersi candidare. "Io sono l'unica persona in grado di rendere questo Paese nuovamente grande. Nessun altro". Tra i punti del suo ipotetico programma elettorale, no ad aumenti delle tasse, no alla stretta sulle armi da fuoco, no agli aiuti internazionali, sì ai dazi contro la Cina. (gp)

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