8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia
2015/02/05 - Da quando è stato confermato nell’incarico dopo l’insediamento del nuovo Congresso, John Boehner, lo speaker della Camera, è super-attivo. E qualcuno inizia a pensare che il deputato dell’Ohio, 66 anni, covi il progetto di candidarsi per la nomination repubblicana per Usa 2016. Avrebbe almeno il vantaggio di giocare in casa nell’Ohio, stato spesso decisivo nell’attribuzione della presidenza –da almeno un secolo, nessun repubblicano va alla Casa Bianca senza vincere lì-. Oggi, Boehner ha annunciato che nei prossimi giorni il Congresso autorizzerà “l'uso della forza" contro lo Stato islamico, come chiede da tempo il presidente Barack Obama: "Ci sarà una serie d’audizioni rigorosa", ha spiegato. Poco prima, bruciando sul tempo il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, Boehner aveva comunicato che Papa Francesco parlerà il 24 settembre al Congresso degli Stati Uniti riunito in sessione plenaria: "Sarà il primo Pontefice nella Storia a farlo -aveva sottolineato–. Siamo commossi che Papa Francesco, il primo papa che viene dalle Americhe, abbia accettato il nostro invito". Padre Lombardi non ha poi potuto che confermare. Giorni fa, sempre Boehner aveva creato qualche imbarazzo alla Casa Bianca, invitando il premier israeliano Benjamin Netanyahu a parlare al Congresso il 3 marzo, a ridosso del voto israeliano del 17 marzo. Obama non ne sapeva nulla e non intende incontrare Netanyahu quel giorno, perché non vuole che il gesto appaia un sostegno al premier uscente e un tentativo di influenzare l’esito delle elezioni. L’invito di Boehner a Netanyahu è di per sé una mossa ostile all’Amministrazione democratica: sono i repubblicani ad avere i migliori rapporti con il premier israeliano, con cui Obama non ha mai trovato il feeling. (gp)