8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia
2015/03/05 - Le ‘primarie di Goldman Sachs’ sono quelle che i due attuali battistrada nella corsa alla nomination democratica e repubblicana, Hillary Rodham Clinton e Jeb Bush, stanno discretamente –ma neppure troppo- disputando in questi giorni: obiettivo, accaparrarsi i favori (e, quindi, i finanziamenti) della banca di Wall Street. Secondo Politico.com, queste sono le primarie che contano, più ancora della conta dei voti che comincerà a gennaio: senza soldi in cassa, infatti, non si va lontano sulla strada della Casa Bianca. Hillary, che mira a raccogliere più finanziamenti per la sua campagna di quanti non riuscì a metterne insieme Barack Obama, ha –lei personalmente e il marito Bill- un rapporto di lunga data con i responsabili di Goldman Sachs, mentre Jeb li sta corteggiando con una serie di visite a New York. Ieri, ha prima partecipato a un evento al Ritz Carlton organizzato da Dina Powell, che guida la Goldman Sachs Foundation e che lavorò alla Casa Bianca con George W. Bush, fratello dell’ex governatore della Florida, ed è poi intervenuto a un evento curato da Jim Donovan, un dirigente della banca, nel 2012 fra i principali sostenitori di Mitt Romney. Charles Geisst, storico di Wall Street al Manhattan College, commenta: "A Goldman Sachs piace giocare sui due i fronti, in particolar modo in questo caso, perché entrambi i candidati, Bush e Clinton, potrebbero in definitiva rivelarsi utili”. (dispacci d’agenzie – Gp)