8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia
2015/04/07 – E due, i repubblicani ufficialmente in lizza per la nomination alla Casa Bianca. A zero, perché finora nessuna candidatura democratica è stata formalmente presentata. Dopo Ted Cruz, ecco, come largamente previsto, Ran Paul, che si presenta in quanto "dottore", con riferimento al suo precedente lavoro di chirurgo oculistico, senza neppure fare riferimento al fatto di essere senatore del Kentucky –Cruz lo è del Texas-. Nei suoi profili Twitter e Facebook, così come sul sito della campagna, Paul prende le distanze da Washington e dalla politica, in linea con le sue posizioni ‘libertarie’ e conservatrici. E c’è pure dell’opportunismo nella scelta: secondo un sondaggio della Gallup di alcuni anni or sono, ma probabilmente ancora valido, il 73% degli americani si fida delle raccomandazioni dei dottori, ma solo 34% delle "cure" dei politici. Come ‘piano B’, se la corsa alla nomination dovesse arenarsi, Paul nel 2016 cercherà di ottenere il suo secondo mandato al Senato, sempre come "Dr. Rand Paul", un dottore con "una chiara visione per il Kentucky". Rand tiene dunque vive le tradizioni familiari: la medicina, la politica e la voglia di presidenza. Il padre, il deputato del Texas Ron Paul, medico anch’egli, ginecologo per la precisione, ha più volte tentato d’ottenere la nomination repubblicana, senza mai riuscirci, nonostante una buona popolarità, specie fra i giovani. Rand, esponente del Tea Party più radicale, il più conservatore dei potenziali candidati, scende in lizza determinato: “Ho un messaggio forte chiaro: vogliamo riprenderci il Paese … La macchina di Washington deve essere fermata". Il senatore di 52 anni ha il pallino di chiudere le agenzie federali, comprese quelle delle entrate e dell’intelligence, ma corteggia Wall Street per ottenerne indispensabili finanziamenti e non s’oppone all’aumento delle spese militari. A introdurlo sul palco di Louisville, secondo copione, è stata la moglie Kelly. (dispacci d’agenzie – gp)