8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia
L’hanno subito chiamata la ‘guerra delle mogli’. Ma, in realtà, le mogli se ne stanno buone e zitte, almeno pubblicamente. E’ una ‘guerra dei mariti’; anzi, una scaramuccia nella ‘guerra dei mariti’, che, nella corsa alla nomination repubblicana alla Casa Bianca, le provano tutte per fermarsi l’un l’altro. Protagonisti dell’ennesimo siparietto di queste primarie, che fa ‘traffico’ sul web, sono – e chi l’avrebbe mai detto? - Donald Trump e Ted Cruz, il battistrada e l’inseguitore, quello che non ha peli sulla lingua e il baciapile, entrambi paladini a parole dei valori della famiglia.
Chi ne gode è Hillary Clinton, del cui marito non si può dire nulla di peggio di quanto non sia già stato detto. Invece, Bernie Sanders, la cui Jane – seconda moglie, con lui da 28 anni – è al di sopra di ogni gossip, e John Kasich, che ha esibito Karen, pure una seconda moglie, e le loro gemelline dopo la vittoria nell’Ohio, s’arrovellano se convenga loro starne fuori o entrarci.
Dunque, Trump, che è alla terza moglie, s’irrita per una foto di Melania, modella slovena, 45 anni ben portati –magari con qualche aiutino-: l’ha sposata nel 2005 e ne ha avuto un figlio, Barron. Prima di lei, c’erano state Ivana Zelickova, la ‘signora Trump’ per antonomasia, da cui è nata Ivanka, la figlia che gli sta più accanto in campagna, e Marla Maples.
La foto di Melania, scovata e rimessa in giro da Making America Great, un gruppo conservatore anti-Trump, che, nel nome, scimmiotta lo slogan elettorale del magnate dell’immobiliare (Make America Great Again), risale al 2000: nello scatto per l’edizione britannica del mensile GQ, destinato a un pubblico maschile, la modella compare senza veli distesa su una pelle d’animale.
“E che sarà mai?”, verrebbe da pensare, per uno navigato come Donald. Che, invece, se la prende. Con Cruz, mica con il gruppo conservatore, che condisce l’immagine con un commento pungente: “Ecco la prossima first lady … Oppure, votate Ted Cruz”.
Il che, a pensarci bene, suona persino offensivo per Heidi Cruz, perché sembra porre l’alternativa tra una ‘bona’ un po’ ‘leggera’ oppure una ‘ciospa’ tutta ‘figli e marito’. Trump, che ‘twitta’ facile, lancia “Quel bugiardo di Ted Cruz ha usato una foto di Melania … Stai attento, bugiardo Ted, o io la canto tutta su tua moglie”. Il senatore risponde da signore: “Donald, i veri uomini non attaccano le donne. Tua moglie è bella – sottinteso: l’hanno vista tutti – e Heidi è l’amore della mia vita”.
Così, mezza America si bea della foto di Melania: e l’altra mezza s’interroga sui segreti di Heidi. Si sa che quando Ted tornò da Washington ad Austin come vice del procuratore generale del Texas, lei lasciò il lavoro alla Casa Bianca e ne fece una malattia: un rapporto di polizia del 2005, già noto, riferisce che la donna vagava a piedi sul ciglio d’una strada, costituendo “un pericolo per se stessa”.
I Cruz ammettono “un periodo di depressione”, da cui Heidi uscì “con l’auto della preghiera” e “con l’amore e l’appoggio del marito e della famiglia”. Poi sono venute le figlie Caroline e Catherine e un lavoro alla Goldman Sachs, come capo dell’ufficio di Houston. Di lì, altre ombre, perché il New York Times a gennaio parlò di un prestito di 1,2 milioni di dollari non denunciato alla campagna di Cruz, in parte proveniente proprio da Goldman Sachs.
Però, Donald, mica sarà tutto qui? Il National Enquirer, un giornalaccio che al confronto ‘Chi’ è tutto oro colato, ma che ha qualche scalpo politico nelle sue bacheche, attribuisce a Cruz “almeno cinque amanti”; il senatore smentisce e accusa lo showman, in affari con l’editore Dave Pecker. Ve l’avevo detto: Non è la ‘guerra delle mogli’, ma dei mariti.