8 novembre 2016 Election Day: il conto alla rovescia

 

Dopo al-Sisi, anche Netanyahu unisce Hillary & Donald

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Separati su quasi tutto, ma uniti dal presidente egiziano al-Sisi e dal premier israeliano Netanyahu: l’uno e l’altro, li hanno ricevuti entrambi, di passaggio a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Più lungo l’incontro di Netanyahu con Trump, oltre un’ora; più breve quello con la Clinton, meno d’un’ora – tempi forniti dall’'ufficio del primo ministro -. E più soddisfacente per Netanyahu quello con il candidato repubblicano, che gli promette mari e monti, mentre la candidata democratica s’attiene alle linee della diplomazia statunitense.

 

Il colloquio con Trump è avvenuto nella residenza del magnate a New York, alla presenza dell'ambasciatore israeliano Ron Dermer e del genero ebreo di Trump, Jared Kushner.

 

Al termine dell'incontro Netanyahu ha pubblicato un comunicato molto stringato in cui rileva d’avere discusso con Trump della sicurezza di Israele e degli sforzi per portare in Medio Oriente pace e stabilità. ''Netanyahu ha ringraziato Trump per la sua amicizia e per il suo sostegno versp Israele''.

 

Nel suo comunicato, Trump afferma: "Gerusalemme è stata la capitale eterna del popolo ebraico per oltre 3000 anni''. Di conseguenza una Amministrazione Trump ''riconoscerebbe Gerusalemme come capitale indivisibile dello Stato d'Israele''. E il magnate assicura che, una volta eletto, ''fra Israele e Usa si avvierà una straordinaria cooperazione strategica, tecnologica, militare e di intelligence''.

 

''Israele è un partner vitale per gli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo dell'Islam radicale”, prosegue il comunicato. Nell'incontro privato sono state affrontate anche le questioni dell'accordo sul nucleare iraniano - cui Israele si oppone - e la lotta al sedicente Stato islamico.

 

Dopo l’incontro con la Clinton, a porte chiuse come l’altro, una nota diffusa dalla candidata rileva che "un Israele forte e sicuro è vitale per gli Stati Uniti" e riafferma "il costante impegno" dell’ex segretario di Stato nelle relazioni tra Stati Uniti e Israele. La Clinton "ha anche sottolineato l’appoggio dato all'accordo raggiunto a inizio settembre per nuovi aiuti militari ed il suo impegno per contrastare gli sforzi volti a boicottare Israele”. (fonti vv – gp)

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